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Ricomincio dalla Caponata di melanzane

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E’ trascorsa una settimana dal mio week end in Toscana e il ricordo di quelle giornate non mi ha mai abbandonato. Ho frequentato un workshop di fotografia e food styling presso il Jul’s Kitchen Studio a Colle Val d’Elsa ed è stato così divertente trascorrere del tempo con chi, come me, condivide il piacere della cucina, della tavola, della fotografia e la voglia di raccontare una storia anche attraverso il cibo.

Ho imparato tante cose in questi giorni, ho osservato, ho fotografato, ho ascoltato con trasporto i racconti di chi ha saputo trasformare, con impegno e dedizione, la propria passione in un lavoro. L’insegnamento più importante che mi porto nel cuore è, comunque, quello di insistere, di non eccedere nella pignoleria (sarà il mio segno zodiacale o una deformazione professionale?) rinunciando, così, a raccontare qualcosa a cui tengo solo perché insoddisfatta del contenuto del post o perché la foto non è ancora perfetta. Questo non significa diventare superficiali ma cominciare ad essere più indulgenti con se stessi e, coltivando sempre la curiosità,  riscoprire il piacere di “comunicare”…  in qualunque modo!

Grazie Giulia, Tommaso e Rossella per avermelo ricordato.

E quindi? E quindi… ricomincio dalla caponata! Un piatto tipico della mia terra che preparo spesso, che amo moltissimo e del quale ho condiviso tante volte la ricetta senza mai portarla sul blog… sempre in cerca della perfezione, della foto giusta, del racconto giusto, col rischio di perdere il piacere più bello che è quello di raccontarvi come si fa!

La ricetta è quella di mio padre che, per tradizione, ne preparava quantità industriali il giorno suo onomastico, S. Alfredo il 14 agosto, friggendo chili di melanzane all’aperto e distribuendola ai vicini quando finalmente era pronta!

Con le dosi della ricetta verrà una quantità giusta per 4/5 persone, perfetta per essere gustata come contorno, insieme a fette di pane profumato e, se volete, come si usa da noi con delle favolose uova sode! Non finitela tutta però, mangiatela anche il giorno dopo, perché più tempo passa più buona diventa!

Ingredienti

  • 2 Kg di melanzane
  • 200 gr. di cipolle
  • 200 gr. di sedano
  • 150 gr. di olive verdi snocciolate
  • 100 gr. di capperi sotto sale
  • mezzo bicchiere di aceto di vino rosso
  • due cucchiai di zucchero
  • olio extravergine di oliva
  • 3 cucchiai abbondanti di estratto di pomodoro o due tazze di passata di pomodoro
  • sale 
  • pepe

Per prima cosa, immergere i capperi in acqua fredda lasciandoli per almeno mezz’ora, cambiando l’acqua un paio di volte.

Lavare le melanzane, tagliarle a cubetti di circa due centimetri e lasciarle, per circa un’ora,  in un cola pasta con del sale grosso, coperte da un piatto e con un peso sopra in modo che perdano il loro liquido.

Sciacquare, asciugare le melanzane e friggerle in abbondante olio d’oliva (non di semi, mi raccomando!) eliminando l’olio in eccesso adagiandole su della carta assorbente.

Tagliare il sedano in piccoli pezzi dopo averlo pulito eliminando tutti i filamenti; tagliare a metà o anche in tre parti le olive denocciolate, scolare i capperi,  Cuocere, quindi, rapidamente, per 4/5 minuti, il sedano, i capperi e le olive in acqua bollente non salata e poi scolarli.

A questo punto si prepara la “conza”: in una padella lasciare appassire la cipolla tagliata finemente nell’olio, unire i pezzetti di sedano, i capperi e le olive, aggiustare di sale (poco!) e pepe e cuocere a fuoco basso, per qualche minuto, coprendo con un coperchio. Aggiungere la passata di pomodoro oppure l’estratto allungato con l’acqua calda, mescolare, alzare la fiamma e cuocere finché la salsa non sarà diventata abbastanza densa.

Questo è il momento della preparazione dell’agrodolce: bisogna sciogliere due cucchiai di zucchero in mezzo bicchiere di aceto, mescolarli e unirli alla salsa continuando la cottura per qualche minuto e infine spegnere.

Posizionare le melanzane già fritte in un piatto o in una ciotola e versare il condimento con l’agrodolce senza toccarle. Quando tutto si sarà raffreddato, mescolare amalgamando bene gli ingredienti. Adesso è pronta!

Se cedete alla tentazione di assaggiarla ancora tiepida, il gusto dell’aceto vi sembrerà molto forte, ma non preoccupatevi perché solo quando tutto è freddo il piatto raggiunge la sua armonia!

Buon appetito!

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